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3° Forum GGI Confcommercio


3° Forum Nazionale Giovani Imprenditori Confcommercio

Palermo Palazzo dei Normanni 17 ottobre ’05




Brambilla: “questione femminile e Mezzogiorno grandi emergenze”




Per la presidente nazionale dei Giovani imprenditori di Confcommercio, Michela Vittoria Brambilla, “la questione femminile e quella del Mezzogiorno restano due grandi emergenze. La competitività del nostro Paese passa inevitabilmente dalla possibilità di trasformare queste due emergenze in nuova risorsa per lo sviluppo dell’Italia. La capacità della Germania – ha aggiunto - di integrare tutte le risorse, compresa quella femminile, nel processo di reazione alla crisi, è un segno di dinamismo e di competitività di sistema che all’Italia manca”. “In Italia – ha proseguito la Brambilla - dobbiamo ancora considerare eroine figure come Silvana Fucito, ed è vero che tali sono. Scegliendo una donna imprenditrice del sud come eroe d’Europa, il Time ha ribadito in un colpo solo due emergenze del sistema socio-economico italiano: la questione femminile e la questione del Mezzogiorno”. Ci sono poi, secondo la presidente dei Giovani imprenditori, discriminazioni clamorose: “parliamo di mobbing. Una donna su tre in Italia confessa di avere subito azioni di mobbing. Considerando, però, la discrezione che viene mantenuta su certi argomenti e la difficoltà per una lavoratrice nel fare simili ammissioni, si può stimare che siano molto più numerose le donne vittime, a diverso titolo, di interventi di mobbing”. “Per un verso o per l’altro – ha aggiunto la Brambilla - i Giovani imprenditori e le donne che lavorano sono due soggetti che nel nostro Paese hanno bisogno di una nuova rappresentanza. Nonostante la fine che hanno fatto le quote rosa, io mi sentirei di azzardare anche l’inserimento di quote giovani all’interno delle liste elettorali: non c’è da vantarsi ad essere in un Paese in cui i due candidati premier sono più vicini ai settant’anni che ai sessanta”.

Interessanti i risultati del sondaggio svolto per conto dei Giovani di Confcommercio dall’Istituto Piepoli, che rivelano come ci sia difficoltà per le donne ad accedere al mercato del lavoro, e come l’82 % delle donne consideri la maternità come un ostacolo alla carriera, tanto che 1 su cinque non riesce a reinserirsi al lavoro. Per questo, è auspicabile che si realizzi un piano integrato per la famiglia, non tanto con aiuti a spot o bonus, quanto con misure strutturali che durino nel tempo, concetto questo espresso anche dal Ministro per le pari opportunità Stefania Prestigiacomo.

Quest’ultima auspica anche il passaggio delle riforme per l’infanzia, con ad esempio l’incentivazione degli asili nido aziendali, che potrebbero costituire un importante tassello nella vita famigliare, anche perché se è vero che la economia richiede produttività alle donne, la demografia chiede figli; figli che devono crescere a più stretto contatto della famiglia, ma non a prezzo di maggiori disagi.

Billè dal canto suo ha commentato che se non si risolvono i problemi legati al lavoro femminile, il paese tarderà sicuramente la sua ripresa.

Il Ministro del Welfare Maroni, in conclusione dei lavori, ha definito come indispensabile portare dall’attuale 45% al 60 % entro il 2010, il tasso di attività delle donne. Utile allo scopo anche l’apporto della riforma Biagi, che unito all’incremento del lavoro part time, all’azione del Governo sugli asili nido (ancora largamente insufficiente), e ad una maggiore sinergia delle parti sociali in sede di rinnovi contrattuali, potrebbe portare a significativi incrementi occupazionali, superiori ad esempio alle 518.000 lavoratrici non stagionali inserite nel mercato del lavoro dal 2001 al 2005.

Il sondaggio rivela inoltre che più che maturi,sono invece i tempi per una forte leadership politica italiana sull’ esempio della Angela Merkel; dato ancora più interessante anche perché riferito a prima della bocciatura parlamentare, delle “quote rosa” dei giorni scorsi.

La delegazione dei Giovani di Confcommercio di Varese, che ha partecipato ai lavori del Forum, guidata dal Presidente Marco Introini con Fabrizio Rosio e Marco Limbiati, ha riconosciuto come particolarmente adeguata la sede dell’incontro, ambientato in una realtà profondamente diversa da quella varesina, che ha rivelato in modo ancora più macroscopico, quanto sia importante un diverso approccio alle problematiche del lavoro femminile per il consolidamento di un maggiore benessere della famiglia, unito ad una maggiore e migliore produttività del sistema economico territoriale.

La versione integrale del sondaggio sarà a breve disponibile sul sito www.giovaniimprenditori.va.it per la consultazione.










Interventi Billè
Tfr, Billè: “c'e' chi vorrebbe dividere la torta a modo suo”

“Mi pare che la vicenda del Tfr si stia tingendo sempre più di giallo. E’ strano che nonostante il Governo e poi quattro quinti delle rappresentanze imprenditoriali e sindacali siano da tempo d’accordo su un testo che mi pare equo e produttivo di efficaci risultati, la nave, nel fare manovra, si sia incagliata su qualche misterioso scoglio”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, a margine del convegno di Palermo. “La verità - ha aggiunto - è che c’è chi vorrebbe dividere questa appetitosa torta in un modo anziché in un altro. E siccome la posta è di molti miliardi di euro, sott’acqua sta accadendo di tutto”.





Finanziaria, Billè: “occorre recuperare la perdità di competitività”

“Stanotte ho fatto due sogni: nel primo c’erano dei bulldozer che si muovevano a tutta forza contro la spesa pubblica. Nel secondo vedevo l’ormai conclamato leader dell’opposizione che illustrava per filo e per segno il suo piano per rimettere in piedi, una volta al governo, la nostra economia. Poi però mi sono svegliato e grondavo di nuovo delle solite incertezze. Quello che serve nell’immediato è una Finanziaria che recuperi la perdita di competitività e che elimini le cause dello scivolamento del Paese”. Lo ha detto

il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, a margine del convegno di Palermo. “Penso - ha aggiunto Billè - che non ci sia italiano che non voglia oggi vedere quei sogni tradursi finalmente in realtà e che non voglia vedere questo Paese fin da subito imboccare la strada giusta per riconquistare le posizioni perdute”. A proposito degli aumenti contrattuali per gi statali, il presidente di Confcommercio ha precisato che “quando le casse sono vuote i soldi non si possono inventare”. “Non so proprio dire se questo shuttle di spesa riguardo gli aumenti agli statali – ha aggiunto - non sia potuto partire per motivi tecnici o perché invece mancavano i soldi, cioè il propellente. Ricordo solo che, quando fu imbastito questo assai costoso rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, furono in molti, me compreso, a storcere la bocca. E non perché questi lavoratori non meritassero il 4% di aumento, due punti in più dell’inflazione, ma perché quando le casse sono vuote i soldi non si possono inventare”.

Comunicato stampa Varese relativo al forum di Palermo