Il Forum di Varese

Il Forum di Varese

Una fatica improba, spesso mi è venuta la voglia di buttare tutto alle ortiche davanti alla mediocrità di alcuni e l'imbecillità di altri.

Ma poi per fortuna in questi casi prevale il buonsenso e la ragione, nonché la voglia di misurarsi con qualcosa di veramente grande, giusto per vedere quali sono i propri limiti e per spostare l'asticella del salto in alto , qualche centimetro più su.

Certo la cosa , quando nacque al primo piano dei nostri uffici di Varese, mi lasciò un poco basito, ma lo stupore passò praticamente subito e lasciò il posto all'entusiasmo, seguito dalla frenesia, e seguito dalla tachicardia. . . .il tutto scandito dal tic tac del tempo che scorreva maledettamente veloce.

Ma a chi era mai venuta prima un idea del genere? mi domandavo; portare in una città della provincia italiana un evento del genere, è vero che i GGI di Confcommercio non sono famosi come quelli di Confindustria, ma accidenti!

Comunque da uomo pragmatico quale mi definiscono (Angelucci una volta mi ha anche definito Picaresco), mi sono messo subito al lavoro . . .e via verso la nuova avventura.

Presto sono arrivate le prime difficoltà, prontamente superate, poi, a metà cammino la doccia fredda di una missiva da Roma cui seguì una stizzita e decisa replica, classica del mio stile; d'altronde chi mi conosce bene certe cose le evita con me, ma chi mi conosce poco e mi mette alla prova, in genere rischia a proprio pericolo.

Infatti allarme rientrato e tutti in barca a remare, anche se la barca molto spesso veniva spinta ai remi dallo stesso timoniere (sigh); comunque fra morti e feriti si è arrivati alla data fatidica mooolto bene organizzati e belli carichi.

Così sono arrivati gli ospiti e si è fatta prima la festa e poi i lavori, al contrario delle altre volte (dura la vita dei gaudenti eh), e poi sono arrivate anche le autorità in gran numero con tutto lo strascico di noie per la sicurezza (la loro, non certo la nostra. . .).

Comunque, incazzature e stress a parte, è stato qualcosa di bello anche se la partecipazione come al solito nei nostri eventi non è stata al top, procurandomi le critiche di un ometto piccolo, piccolo.

A costui mi premurai di rispondere con le parole del Nobel Saramago “Il senso comune è conservatore, oserei dire reazionario, certe lettere accusatorie arrivano sempre, prima o poi le scrivono tutti e tutti le ricevono. Allora sarà giusto, se sono poi così tanti coloro che si sono trovati d'accordo nello scriverle e coloro che non hanno alternative che riceverle, se non quelle di scriverle anch'essi. Trovarsi d'accordo non sempre significa condividere una ragione, la cosa più abituale è che un gruppo di persone si riuniscano all'ombra di un'opinione come se fosse un parapioggia”

Ancora adesso, alla faccia sua, a chi mi chiede come è andata rispondo, Benissimo!

Perché così è stato!

In politica bisogna sempre seguire la retta via, perché si è sicuri di non incontrarvi mai nessuno. Otto Von Bismark