GP II

Desidero ricordarlo così, anche se stremato dalla malattia, fra la Sua gente, i Suoi malati, in quel caldo giorno di Giugno 2002 in cui ebbi il privilegio e l'onore di poter mettere il mio mestiere al Suo servizio.

Un Uomo che è stato una delle figure più luminose del XX secolo, un Uomo che è stato il motore del cambiamento, un Uomo che con la forza della Fede ha portato la parola in ogni sperduto angolo del pianeta con una vera missione di apostolo. Un Uomo che non ha avuto paura di affrontare chiunque guadagnandosi la stima anche dei nemici, un Uomo che non ha mai ostentato la Sua posizione, sempre con la veste bianca e con i paramenti liturgici ridotti al minimo. Un Uomo che ha sempre badato molto alla sostanza e poco alla forma, un Uomo che alla sua morte ha scritto nel testamento "Non lascio dietro di me alcuna proprietà di cui sia necessario disporre", prova certa di come abbia condotto la Sua vita in modo francescano. Un Uomo di Cristo insomma, un Uomo che alla Chiesa ha dato tutto se stesso,"Totus Tuus" sempre con grinta, decisone, tenacia, coraggio, un Uomo che per me rappresenta un esempio, che si è meritato la Santità in Pectore sin dal giorno che andò in fabbrica a lavorare. Ora la Chiesa lo porta all'onore degli altari, è stato amato da tutti, il Manifesto il giorno della Sua morte titolò a tutta pagina "non se ne fa un altro" e sono convinto che sia proprio così. Mi spiace molto pensare che la Chiesa cerchi di ritrovare il consenso dei fedeli attraverso la Sua Canonizzazione, visto che il nuovo servo di Pietro sta riportando la Chiesa Cattolica, non dico a prima del Concilio, ma poco ci manca. UNa cosa è sicura ho amato quell'Uomo e continuerò ad amarlo, pregherò per lui, e se la Chiesa lo farà Santo. . .beh per me lo è già. Il Suo esempio lo porto dentro di me e questo mi basta. "«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà» (cfr Mt 24, 42) — queste parole mi ricordano l'ultima chiamata, che avverrà nel momento in cui il Signore vorrà. Desidero seguirLo e desidero che tutto ciò che fa parte della mia vita terrena mi prepari a questo momento. Non so quando esso verrà, ma come tutto, anche questo momento depongo nelle mani della Madre del mio Maestro: Totus Tuus. Nelle stesse mani materne lascio tutto e Tutti coloro con i quali mi ha collegato la mia vita e la mia vocazione. In queste Mani lascio soprattutto la Chiesa, e anche la mia Nazione e tutta l'umanità. Ringrazio tutti. A tutti chiedo perdono. Chiedo anche la preghiera, affinché la Misericordia di Dio si mostri più grande della mia debolezza e indegnità."

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